QUADRI

 
 
 

Antonello da Messina nasce, appunto, a Messina nel 1430. Nei primi venti anni si esercita all’inizio come pellizzaro, poi come pittore. A 20 anni si reca a Napoli dove, come apprendista viene a contatto con la pittura fiamminga che Antonello ammira in quadri presenti nelle collezioni reali.

Nel 1457 è sposato con Giovanna Cumminella. Ha un figlio, Jacobello che, divenuto adulto, seguirà il padre nella sua attività di artista.

Nel 1455, ha inizio l’attività di Antonello come pittore, con il quadro noto come la Crocifissione di Sibiu. I dipinti di quel periodo riguardano soprattutto aspetti di natura religiosa.

Altri dipinti sono frutto di commissioni. In essi si ravvisa sempre l’influenza fiamminga, ad esempio nei ritratti, nei quali la persone viene ritratta nella posizione tre quarti, posizione che permette una maggior introspezione psicologica.

Successivamente Antonello viaggia per l’Italia, venendo a contatto con opere di pittori rinascimentali italiani, come Piero della Francesca, e successivamente a Venezia, Giovanni Bellini.  Il contatto con la pittura italiana del rinascimento ha su Antonello un effetto importante soprattutto nell’organizzazione degli spazi. Pittura fiamminga e pittura italiana del rinascimento vengono considerate dagli studiosi alla base della sua arte come pittore.

Di questo periodo sono la maggior parte dei quadri che gli diedero la fama di cui gode: L’Annunciazione, il San Girolamo, l’Ecce Homo, la Crocifissione, il San Sebastiano, e altri ancora.

Nel 1475 Antonello torna in Sicilia, dove dipinge i suoi quadri più noti, fra i quali L’Annunciata di Palermo, il Ritratto Trivulzio, la Pietà.

Nel 1479, all’età di circa 50 anni, muore a Messina.

 

ANTONELLO DA MESSINA