QUADRI

 
 
 

Nasce ad Anversa nel 1599 e muore a Londra nel 1641.

Dal punto di vista della storia dell’arte, viene considerato un pittore barocco fiammingo.

Fin dall’infanzia van Dyck mostra una grande capacità di esprimersi nel disegno e con la pittura. Ben presto viene accolto nella studio di Pietr Paul Rubens con quale collabora in importanti quadri.

Nella vita di Antoon, gli aspetti che più contano si riferiscono a un lungo viaggio in Italia, durato diversi anni (dal 1621 al 1627), con permanenza soprattutto a Genova e Roma, ma anche Firenze, Bologna, Venezia e Palermo. Di questo periodo sono le sue più importanti opere di carattere religioso. Di tutti i quadri di pittori italiani che ha avuto occasione di ammirare, quello che più ha influenzato il suo modo di dipingere è stato Tiziano. Al suo ritorno ad Anversa inizia una intensissima attività, soprattutto in chiese, ma si dedica anche a argomenti mitologici e a ritratti di personaggi illustri.

La sua fama si diffonde rapidamente in diversi paesi, che egli visita, finché nel 1632 si stabilisce stabilmente a Londra come pittore di corte del re Carlo I. In questo ambiente numerosissimi sono i ritratti cui si dedica: in particolare figurano numerosi ritratti del re (famoso è il quadro che lo ritrae in tre diverse posizioni) e del suo ministro George Villiers. Altri ritratti riguardano personaggi, sia nobili e cortigiani, sia artisti. La loro qualità si esprime soprattutto nell’indagine psicologica che in essi traspare.

 

ANTOON VAN DYCK