QUADRI
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Ardengo Soffici nato in Toscana nel 1879 e morto nel 1964, è stato un pittore e un letterato partecipante alla vita artistica italiana, soprattutto assieme ai suoi amici Papini, Boccioni e Carrà, nella prima metà del XX secolo, e ai movimenti culturali che ne hanno caratterizzato l’attività (soprattutto futurismo e cubismo) – La sua produzione pittorica più interessante appartiene agli anni 1911-1918, dove si fa sentire anche l’influenza di Picasso.
L’interesse che ho per questo artista è legato al mio amore per Dino Campana. Campana in quegli anni era in cerca di una promozione per la sua opera poetica. Fra gli artisti che Campana cercò di interessare, c’era proprio Soffici, al quale inviò il manoscritto con le sue poesie. Addirittura scrisse una poesia su un suo quadro, La Tarantella dei Pederasti. Ma Soffici, e con lui Papini, Carrà, Boccioni, Marinetti e altri, non presero neppure in considerazione il manoscritto, e Soffici finì per smarrirlo. Questo costrinse Campana a riscrivere tutte le sue poesie (fortunatamente pare che avesse una memoria prodigiosa), cosa che fece negli ultimi giorni del 1913 utilizzando la macchina da scrivere del comune di Marradi. Questo consentì al poeta di pubblicarle a proprie spese, dopo che i grandi editori avevano rifiutato di accoglierle.
ARDENGO SOFFICI