QUADRI

 
 
 

Nasce a Parigi nel 1832 nel periodo in cui il regno di Luigi Filippo, monarca costituzionale, offre grandi spazi all’emergere di una borghesia attiva in un po’ tutti i campi: commercio, industria, cultura e arte.

In un primo tempo Manet cerca la sua strada in marina, ma già all’inizio degli anni Cinquanta  l’attrazione per la pittura gli fa prendere una strada diversa. Diventa allievo di Thomas Couture, dal quale tuttavia ben presto si allontana.

Inizia un periodo di intensa attività. Si reca in Italia, dove studia i capolavori esposti in diverse pinacoteche, poi in Olanda, in Germania.

Ma il paese che più lo influenza in questo periodo è la Spagna, e proprio di soggetto spagnolo, a partire dalla corrida, sono le pitture degli anni Sessanta.

Con il quadro Déjeuner sur l’herbe, si apre  il cammino della pittura moderna, cui Manet crede fermamente. Inizia così un periodo difficile per il pittore che vede diverse delle sue migliori opere rifiutate in un primo tempo dal molti espositori.

Poi il predominio dell’arte moderna, in pittura l’impressionismo, comincia ad affermarsi, sostenuto soprattutto da Delacroix. Manet diventa amico dei principali artisti di quell’epoca, da Zola, con quale stringe un’amicizia che durerà tutta la vita, a Mallarmé, Baudelaire, etc.

Negli anni Settanta e Ottanta produce numerosi capolavori dalla struttura libera e audace. Diventa il prodotto eccellente e libertario di una borghesia che sta prendendo il controllo del paese e della società. Il suo comportamento dandy e le sue controllate sregolatezze tuttavia ne minano la salute. Muore nel 1883 all’età di 51 anni.

 

ÉDOUARD MANET