Questa seconda serie intitolata un po’ presuntuosamente
«Serie Astronauti» esce quattro anni dopo i «Drivers Series»
e dovrebbe esserne l’illogica continuazione
in questi quattro anni se ne sono viste di tutti i colori
al punto che quando si usa la parola «democrazia»
bisogna subito chinarsi per non prendere un pugno in piena faccia
altri invece ridono
ma per fortuna in Italia si ride come in nessun altro paese al mondo
avanti di questo passo
l’Italia sarà completamente dedita all’allevamento delle pecore
e come dice Malerba potremmo diventare l’«Ovile d’Europa»
eppure
ancorché calati in questa infame tragedia
gli italiani non perdono il vizio di darsi spintoni
mentre
gli uomini del Palazzo arroccati nel Palazzo
sparano a chiunque si avvicini al Palazzo
utilizzano il TG uno e il TG due per farci la predica
produttività insufficiente interscambio negativo
scarso senso di responsabilità
e prima di finire ci avvertono
attenti ai russi
vogliono derubarci delle nostre donne e portarle nella Steppa
prendere possesso delle nostre spiagge e costruirci le loro dacie
i loro faccioni esultano quando Ronald l’Amico Americano
annuncia di voler riempire l’Europa di arsenali di bombe Enne
la cosiddetta bomba buona che ammazza solo gli uomini
donne comprese
ma lascia intatta la Cappella Sistina e il Duomo di Orvieto
intanto una banda di pazzi sanguinari
travestiti da scienziati e opportunamente pagati
illustrano i vantaggi della bomba: tutti morti ma la civiltà sarà salva
adesso
vogliamo porvi una semplice domandina
in forma di quiz
è forse Mr Teller meno pazzo di Hitler?
malgré tout insiste il ns. spirito ottimistico (sarà perché
abbiamo letto Romani Roland?)
come non vorremmo invece aver letto i Nuovi Filosofi!
P.S. tutto sommato vogliamo molto bene all’Italia
pensiamo (seriamente) che gli italiani siano un grande popolo
e guai agli svizzeri se credono di prenderci sottogamba
sul finire di questa estate ottantuno
mentre Tanassi sta terminando gli studi sul Risorgimento
ringraziando Richard Bachl’ineffabile maestro
pieni di paure e altrettanto di speranze
riempiamo di kerosene il nostro aereoplanino di carta
e decolliamo traballanti su questa penisola di Pasqua
Testi Triplano 1°