Xerra e il suo segno dell’imperfezione

Una mostra del pittore piacentino da domani al Festival Parmapoesia

Con l’inaugurazione del «Il segno dell’imperfezione», la mostra di William Xerra allestita nella Galleria San Ludovico a Parma, si inaugurare domani, lunedì, alle ore 17:30 la seconda edizione del Parmapoesia Festival, che fino al 25 giugno proporrà in 15 diversi luoghi della città concerti, spettacoli, esposizioni, presentazione di libri e incontri con i poeti, tutti a ingresso gratuito.

Gli eventi della giornata di apertura proseguiranno alle 18:30 in piazza Garibaldi con la performance di danza acrobatica Reflexion de façade della Compagnie Retouramont e alle 21 al Teatro Regio con il recital del grande baritono Renato Bruson: testi di famosi poeti, da Tetrarca a D’Annunzio, musicati da altrettanto celebri conpositori, in una amalgama di poesia e musica.

Parma omaggerà Bruson di un premio per i suoi 45 anni di carriera. Da martedì fino a domenica gli appuntamenti si alterneranno dalle 10:30 di mattina fino a tarda sera. Martedì alle 21 alla Casa della Musica Michele Placido reciterà versi di Lorca e Neruda nel Concerto de alma, seguito il giorno successivo nello stesso luogo e alla stessa ora da Ugo Pagliai nello spettacolo l’amore cosmico. Tra gli ospiti anche Edoardo Sanguinati, Paola Pitagora, Neri Marcorè e Lella Costa.

Il programma completo è consultabile al sito: www.festivaldellapoesia.it . Per l’artista William Xerra, che già dagli anni ’60 utilizza come elemento espressivo il rapporto tra la parola poetica e il segno pittorico, non è certo una novità l’incontro con la poesia e dunque non stupisce la collocazione della sua opera nel contesto Per altri versi. Alla Galleria San Ludovico verranno esposti sei lavori, tre dei quali si erano già visti nella mostra a Palazzo Magnani a Reggio Emilia.

Quattro installazioni e due quadri, con cui Xerra aggiunge ulteriori capitoli alla sua riflessione sulla menzogna del potere, su dèi e simulacri della contemporaneità, sulla dolorosa inutilità della guerra. A Parma, nell’ex-chiesa della quale l’artista loda il nitore e la pulizia spaziale, oltre all’illuminazione “straordinaria”, troverà posto la Crocifissione adagiata per terra, dopo l’11 settembre, in un collage di cronaca di quei giorni.

Ancora oggetti quotidiani e simboli religiosi nella tavola rosso sangue che l’artista rievoca con il significato di un’ara. Sul tavolo è appoggiata come tovaglia una Deposizione, intrisa di flotti scarlatti. Quattro lampade illuminano altrettanti contafili per indagare il sangue nella sue componenti. Poco più in là, in un cassetto di tipografia Xerra ha raccolto clichè di pubblicità di vecchi partiti; sopra l’inequivocabile scritta «Mento» perché il potere mente costantemente. Il manifesto «Io mento» sarà anche protagonista del video con Pierre Restany, proiettato in mostra. In una nicchia verrà inoltre sistemata l’installazione Pioggia di parole al neon. L’arte di Xerra compone segni e frammenti, anche eterogenei, come nella grande pala d’altare che ospita parte di un dipinto originale del ‘700. La mostra restrerà visibile fino al 16 luglio, dalle 10 alle 13 e dalle 16:30 alle 19:30.


Anna Anselmi