Quali radici ha l’erba dipinta? quali
radici il tempio sospeso sull’erba? Le radici
sono per le colonne celesti e la mano
che dipinge? e la ginestra che sbuca dal niente
e sul niente si alza a quale scopo vortica?
e i rami e i fiori taglienti fino a cancellarsi?
come possono nello stesso istante scendere
poche nere parole e azzurre dallo specchio?
e chi affonda lo specchio nel latte?
e chi traccia una linea di sangue lungo il polso?
e quale nascosta mammella inonda lo specchio?
da quali labbra filtra il fiato che forma
la parola malinconia? estremo rifugio
calice di veleni desiderati, rifiutati.
È un’alba e tra i fiori nei vortici del gelo
si stringono angeli e insetti. Degli uomini
rimane la scrittura e il colore
immaginato per il giorno che viene.
20.21/1/1983
Malinconia di Antonio Porta per un dipinto di William Xerra
(continua)
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