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NATALIA SERGEEVNA GONCHAROVA (nata in provincia di Tula (Russia) il 4 luglio 1881 e morta a Parigi il 17 ottobre 1962)
Nel 1898 si iscrive al Collegio di Pittura, scultura e architettura a Mosca, dove conosce il pittore Larionov, che diventerà suo marito e soprattutto un suo compagno d’arte.
Fra il 1906 e il 1912 si dedica alla sperimentazione di tutte le forme d’arte fino ad arrivare a una sintesi cubista, neoprimitivista e futurista.
Nel 1916 assieme Larionov lascia la Russia e si trasferisce a Parigi dove passerà il resto della sua vita. Durante questo periodo oltre alla pittura si dedica al teatro per il quale disegna costumi e scenari.
Il suo modo di dipingere, da molti critici contemporanei criticato, sembra trovare forma soprattutto nell’impressionismo e nel fauvismo francese per la vivacità e intensità dei colori, nell’espressionismo germanico per il trattamento formale.
Ma la sua cultura di fondo resta russa, e in una intervista affermò: “Ho assorbito tutto quello che l'Occidente poteva offrirmi. Adesso la mia strada mi conduce verso il punto di origine di tutte le arti, l'Est”. Espressione di un nazionalismo a tutto tondo, inutile sottolinearlo.
NATALIA GONCHAROVA