QUADRI

 
 
 

Nasce a Aix-en-Provence nel 1839 e muore, nello stesso luogo, nel 1906 all’età di 67 anni.

Comincia a dipingere negli anni Sessanta, spintovi anche dall’amico Zola trasferendosi a Parigi. Alla fine degli anni Sessanta fa amicizia con Pissarro, e si trasferisce a Pointoise dove all’inizio degli anni Settanta si avvicina al movimento impressionista, e alla pittura di Manet. Nel 1874, alla mostra degli impressionisti presso lo studio del fotografo Nadar, espone alcune opere, fra le quali la famosa e discussa Casa dell’impiccato.

Alla fine degli anni Settanta si allontana dal movimento impressionista, e si dedica in particolare alla pittura come funzione di costruire una realtà propria, retta da leggi indipendenti dal dato naturale ed emotivo; a quella che viene da lui definita come “forma meditata”. Nella sostanza si tratta di problematiche basate su una cultura visiva più classica Si tratta di porre un rapporto tra le cose e i personaggi percepiti e lo spazio che li contiene.

I temi della sua pittura sono stati, oltre che ritratti di personaggi singoli o in gruppi in diverse attività (bagnanti, giocatori, o gente in corso d’orgia, etc.), moltissimi quadri che ritraggono paesaggi, fra i quali, ripetutamente, la montagna Sainte-Victoire vista in proiezioni diversissime,  e altrettanti che ritraggono nature morte.

L’interesse della sua pittura ha influenzato quasi tutto il movimento post-impressionista, e la sua accresciuta fama, all’inizio del primo decennio del XX secolo, si è espressa in diverse esposizioni. L’ultima, dopo la sua morte, nel 1907, al Salon d’Automne a Parigi, è una retrospettiva di una cinquantina di sue opere.

Da notare come la sua pittura si possa considerare come una forma di approccio a forme artistiche successive, e in particolare al cubismo di Braque e Picasso.

 

PAUL CÉZANNE