QUADRI
QUADRI
SERAPHINE LOUIS DE SENLIS
Nasce il 2 settembre 1864 ad Arsy comune della regione di Piccardia, e muore nel manicomio di Villers-sous-Erquesy l’11 dicembre del 1942
Ho visto il film di Martin Provost SÉRAPHINE. Viene mostrata per sommi capi la vita di questa strana pittrice (l’attrice Yolande Moreau), poverissima, di carattere strambo, che viveva facendo lavoretti di servizio ora a questa ora a quella padrona di casa.
Nel film la vediamo camminare per i campi in adorazione di alberi e fiori, col suo cappello rigido, il suo scialle sulle spalle, un grosso cesto dove sono contenuti misteriosi oggetti, con la sua andatura incerta e semi-zoppicante. Oppure la vediamo pulire il pavimento delle case dove lavora per pochi centesimi di franco. Ma negli intervalli del suo faticoso e umile lavoro, la vediamo nella sua stanzetta davanti a delle tavole di legno, disegnare e dipingere fiori, alberi, foglie, con colori vivi, contrastanti, sconvolgenti. I colori se li fa lei, ruba il sangue delle bestie macellate dal macellaio, ruba in chiesa la cera dei lumini, compra delle strane resine, raccoglie nei prati delle erbe di diversa natura, mescola il tutto, e ne fuoriescono colori che non hanno riferimento nella pittura tradizionale, e tanto meno nella vita comune. Quando le viene chiesto come ottiene i colori, ella risponde: è un mio piccolo segreto. Se lo dico, non sarebbe più un segreto. I suoi quadri, nello stile dell’arte naïf, hanno tutti un soggetto che si riferisce alla natura: fiori, foglie, alberi, frutta, etc. Il suo talento sembra derivare da una forma di misticismo e di intensa fede, soprattutto nella Madonna.
Subito prima della scoppio della Prima Guerra Mondiale, viene scoperta da un famoso gallerista di nazionalità tedesca, Wilhelm Uhde (interpretato dall’attore Ulrich Tukur) che viene a trascorrere un periodo di tempo proprio a Senlis, dove vive Séraphine. Uhde ne capisce il talento, e la lancia come importante pittrice naïve. Purtroppo lo scoppio della guerra prima, e la grande depressione poi, nel 1929, ostacolano il disegno del gallerista e impediscono a Séraphine di imporsi al mondo dell’arte. Anzi, col passare del tempo, le stramberie del suo carattere emergono in modo sempre più marcato, finché la donna sarà ricoverata in manicomio nel 1930, dove smetterà di dipingere. Morirà, sempre in manicomio, nel 1942. Alla fine della seconda guerra mondiale i suoi quadri riprenderanno una certa notorietà.
Personalmente trovo i suoi quadri affascinanti. Nel film ne vengono mostrati diversi: alcuni dei primi tempi e poi una bella serie di quadri della fine degli anni Venti, quando la pittrice aveva raggiunto la piena maturità.
SÉRAPHINE DE SENLIS