QUADRI

 
 
 

Nasce a Londra il 23 aprile 1775 e muore a Chelsea il 19 dicembre 1851.

Fin dai primi anni dimostra un grande talento per la pittura soprattutto per paesaggi e oggetti architettonici. Per questo viaggia molto, prima in Inghilterra e poi in altri paesi, compresa l’Italia. Nel 1800, all’età di 25 anni, è ammesso alla Royal Academy e come atto di ringraziamento dipinge un quadro diventato famoso, il castello di Dolbadarn, nel nord del Galles, dove la storia narra che vi morisse il principe gallese Owen. Nel quadro l’elemento fondamentale è la luce che traspare dietro la torre e attraversa la finestra posta in alto, quasi a trasmettere le mancate speranze del principe. Al quadro Turner associò una poesia di sua composizione.


How awful is the silence of the waste,
Where nature lifts her mountains to the sky.
Majestic solitude, behold the tower
Where hopeless OWEN, long imprison'd, pin'd,
And wrung his hands for liberty in vain.


Quanto oscuro è il silenzio della desolazione

Dove la natura innalza le montagne al cielo.

In maestosa solitudine, ammirate la torre

Dove il povero Owen a lungo imprigionato,

Ha sospirato e anelato la libertà in vano.


La luce è sicuramente l’elemento che domina nei suoi quadri. Ben presto egli diventa un pittore di grandissima fama. Viene considerato il più grande dei pittori del romanticismo: gli oggetti dei suoi quadri sono nella grandissima maggioranza situazionali e si riferiscono a paesaggi, a situazioni storiche e mitologiche, a panorami cittadini, a rovine di monumenti dell’antichità, a situazioni metereologiche e soprattutto a eventi marini, a partire dalla battaglia di Trafalgar, episodi di pesca, naufragi, etc. Mancano ritratti, e questo potrebbe essere dovuto al carattere anaffettivo che lo perseguitò tutta la vita.

Oggi il suo quadro più famoso è quello che descrive una nave negriera che, affrontando un mare tempestoso, si libera di molti degli schiavi imbarcati, che vengono gettati a mare e lasciati affogare. Quel quadro non fu assolutamente apprezzato dai contemporanei e diede inizio a un suo distacco sempre maggiore di Turner da una società che non capiva il suo rapporto con il dolore e con la luce. Si potrebbe dire di lui, soprattutto nei suoi ultimi quadri degli anni Quaranta che la luce, come manifestazione del dolore, si compenetra sempre di più nella forma fino a sostituirla quasi completamente.

Turner dipinse moltissimi quadri, sia ad olio su tela, sia ad acquarello: si parla di più di 1000. La maggioranza di essi si trova a Londra, esposta soprattutto alla National Gallery e alla Tate Gallery.

 

WILLIAM TURNER