La noiosissima stagione della Scala (2001-2002) di quest’anno sta volgendo al
termine. Ormai il dio bilancio, che per eleganza manageriale amiamo
chiamare budget, anche nella cultura, come anche nella sanità, e
nell’istruzione, è colui cui bisogna fare sacrifici. E i sacrifici sono
tanti, e li deve fare tutti il povero pantalone, altrimenti la Fiat come
fa a fare la sua brava crisi per ristrutturare tutto il ristrutturabile
senza spendere (lei) il becco di un quattrino? Il bilancio, il budget, i
danè, the money, il motore immobile sono le parole magiche necessarie.
Ormai nei nostri geni sono rimasti (o vogliono farci credere che siano
rimasti) Hobbes, Taylor, Keines, e non so chi altro, mentre il povero
Kant, quello che rimaneva estasiato dal cielo stellato sopra di lui e
dalla legge morale dentro di lui, è un po’ impallidito. È noto che un
eccesso di geni transgenici iniettati nel nostro DNA finiscono per
offuscare i geni primordiali. Ma che importa? Transgenici, siamo: volete
mettere? (altro…)