GIULIO CESARE, al Comunale di Bologna
sabato 12 aprile 2003
Come ho già affermato in un altro post, una delle mie macerazioni mentali è quella di non apprezzare le opere di Handel, o per dirla tutta, le opere del barocco che qualcuno chiama debordante. Fedele al principio che se una cosa che ha tanti ammiratori entusiasti non mi piace, ci deve essere per forza alla base una mia incomprensione, ho deciso (soffrendo non poco) di ascoltare molto barocco. E ho cominciato con Handel, e soprattutto con quello che viene da molti definito il suo capolavoro, il Giulio Cesare.