BEATRICE DI TENDA, agli Arcimboldi
mercoledì 24 marzo 2004
Premesso che io non amo svisceratamente le opere di Bellini, mi sento di essere d’accordo con la osservazione fatta dal compositore dopo il fiasco clamoroso a Venezia nel 1833, cioè che la Beatrice di Tenda non è opera “indegna delle sue sorelle”. Probabilmente il fiasco di Venezia ha contribuito a relegare quest’opera fra quelle minori di Bellini: certamente non è fra le sue opere più rappresentate. Eppure la musica che ho ascoltato martedì sera è una musica bella, con le melodie ampie, cantabili che si sentono in genere nelle opere del cigno di Catania. Forse non ha i vertici della Norma e neppure quelli dei Puritani, ma l’ascolto è stato ben lungi dall’annoiarmi. Anzi.