CARMEN, agli Arcimboldi
martedì 29 giugno 2004
Si dice che la Carmen sia l’opera più rappresentata in assoluto nel mondo. Indubbiamente la sua trama è avvincente, con drammaturgia perfettamente costruita, la musica è elettrizzante, intrigante, emozionante, di immediata lettura, senza momenti di stanca: tale insomma da catturare lo spettatore e di tenerlo avvinto dall’inizio alla fine. Per questo, quando vedo che una stagione come quella della Scala, di un Teatro (sia pure temporaneamente trasferito agli Arcimboldi) che gode (ancora, anche se sempre meno meritatamente) un alto prestigio nel mondo, la propone, mi immagino che ci si offra qualche cosa di nuovo: o dal punto di vista dell’interpretazione, o dal punto di vista della qualità dei cantanti, o dal punto di vista della regia. Soprattutto se si tratta di un nuovo allestimento.