RIGOLETTO, alla Scala
sabato 28 gennaio 2006
Neve, gelo, caos sulle strade, alle stazioni, sui treni, nella metropolitana… Tutto questo per andare e sentire il Rigoletto e dare il bentornato a Chailly. Ciliegina sulla torta: L’opera inizia con trequarti d’ora di ritardo. Colpa del tempaccio e, dicono loro, di pubblico ritardatario. La solita bugia. Il pubblico c’era tutto; e comunque da quando in qua la direzione scaligera si preoccupa del pubblico? In realtà in ritardo erano loro. Sarebbe stato più onesto (e più gradito dal pubblico) se avessero detto le cose come stavano realmente.