Aida alla Scala
giovedì 14 dicembre 2006Rappresentazione del 14 dicembre
Questa rappresentazione dell’Aida alla Scala ha richiamato in modo alquanto prepotente, ma forse anche un po’ per caso, l’attenzione su personaggio di Radames. La discussa prestazione di Alagna alla prima; il suo abbandono della parte alla seconda rappresentazione, a seguito delle contestazioni al termine della romanza del primo atto; il subentro immediato e un po’ rocambolesco del tenore del secondo cast, Antonello Palombi; le polemiche, i battibecchi, eccetera e infine la definitiva sostituzione di Alagna con Walter Fraccaro, sono tutti episodi che mi hanno stimolato a riflettere sul carattere del protagonista maschile dell’opera. In sostanza chi è Radames? Un eroe? Un ambizioso? Un debole? Un innamorato che ha perso la testa? Uno stupido che non sa esattamente quello che vuole? Leggendo il libretto appare evidente la contraddittorietà che guida le sue azioni. Spera nel comando dell’esercito egiziano, lo ottiene e ne trae onore e gloria, ma poi non esita a passare al nemico quando l’amata Aida glielo chiede; quando viene scoperto fa marcia indietro, si sente disonorato e si consegna ai sacerdoti che lo dovranno giudicare; infine in uno strano sussulto di orgoglio rifiuta di discolparsi affermando nel contempo di non avere alcuna colpa, e di avere la coscienza a posto.
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