Quando, qualche mese fa lessi il romanzo di Kemal, oltre al gusto della lettura di un piccolo capolavoro, ebbi anche una sensazione di deja-vu. Cercare di applicare la legge in un paese dove i potenti si sentono impunibili e di conseguenza, impuniti, non solo è difficile, ma soprattutto pericoloso. E in Italia, episodi di questo tipo sono molto frequenti. L’ultimo in ordine di tempo lo stiamo vivendo proprio in questi giorni sui giornali e alla TV, ed ha come protagonista un magistrato di Catanzaro che osa, ahilui, chiedersi dove siano finiti i fondi europei per la costruzione di depuratori e impianti di smaltimento rifiuti in Calabria (non in Cina), visto che a tutt’oggi non ne esiste neanche uno, e per il quale viene chiesto il trasferimento con urgenza.
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