Archivio di maggio 2008

L’ULTIMA DEL DIAVOLO, di Pietrangelo Buttafuoco

domenica 18 maggio 2008

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Ho letto questo romanzo incuriosito dall’autore. Avevo letto Le uova del Drago e mi aveva interessato se non altro per conoscere un po’ più da vicino:
a) la storia dell’invasione angloamericana della Sicilia
b) il punto di vista di uno scrittore dichiaratamente con simpatie fasciste su un periodo della nostra storia entrato a far parte della mitologia.
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La nuova Italia non perde tempo

lunedì 12 maggio 2008

Siamo già alla censura? Noooo!!! Per carità!! Parlare di censura in un paese il cui governo è fatto da uomini del Popolo della Libertà! Siamo matti?!
Le critiche sono permessissime in questa nostra liberissima Italia, a meno che non offendano le persone, a meno che non ci sia il contraddittorio presente, a meno che… e vedremo quanti altri “a meno che” salteranno fuori.
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VIA DI QUI, di Federica De Paolis

sabato 10 maggio 2008

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Si tratta di 11 novelle, ognuna di esse ambientata in una via di Roma, che hanno come elemento comune il senso che può avere la casa per le persone che la abitano o che vi vivono.

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1984, di Lorin Maazel alla Scala

martedì 6 maggio 2008

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Un problema che mi sembra interessante approfondire è il rapporto che esiste fra un’opera e la fonte dalla quale il compositore dell’opera ha tratto ispirazione. Nel caso di 1984 mi pare che questo rapporto sia molto stretto e che la conoscenza del romanzo di Orwell aiuti molto nella comprensione dell’opera di Maazel. Si potrebbe affermare che l’opera di Maazel è un’interpretazione in un linguaggio differente (quello del teatro musicale) del romanzo stesso.

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L’UOMO CHE CADE, di Don DeLillo

domenica 4 maggio 2008

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In questo suo ultimo romanzo De Lillo inizia il racconto descrivendo la fuga di un uomo, Keith Neudecker, che l’11 settembre si trovava nella torre sud al momento dell’impatto con l’aereo, che ha visto morire persone vicino a lui, che è stato trascinato da una folla sbigottita e terrorizzata per lunghi interminabili piani lungo le scale fino ad uscire sulla strada prima del crollo, e che si immerso in un mondo allucinato, soffocato da una polvere accecante, attorniato da persone in fuga, senza sapere dove andare, in mezzo a detriti e rottami di ogni genere. È ferito, frastornato, sporco di polvere e sangue. Non sa dove andare, non vuole andare in un ospedale. Viene raccolto da un furgone di passaggio che lo porta, su sua richiesta, a un indirizzo di uptown: è l’indirizzo dove abita la moglie da cui è separato dall’anno precedente.
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