Omaggio a Gérard Grisey
Ieri sera sono rimasto folgorato dall’ascolto di musica di un compositore di cui ignoravo perfino l’esistenza: Gérard Grisey. L’occasione è stata offerta dall’Università degli studi Milano Bicocca che ha organizzato questo Omaggio a Grisey. Il programma comprendeva, oltre ad una conferenza di Hugues Dufourt sul compositore, una esecuzione di Vortex Temporum I, II, III.
Devo ringraziare prima di tutto Tito Ceccherini, per avere diretto alla testa dell’Ensemble Risognanze musiche di questo compositore, e di avermi dato l’occasione di poterlo…non dico conoscere, questo sarebbe troppo, magari cercherò di farlo in futuro, ma almeno scoprire.
E’ stato un ascolto di quelli che ti entrano nella carne: non ti puoi distrarre, non riesci a pensare ad altro… o meglio, sì, mentre ascoltavo quella musica ricca di stati d’animo, implicazioni emotive, sovrapposizione di dolcezza, dolore, atmosfere notturne, un pensiero non mi ha mai abbandonato: quello della poesia di Leopardi. Poesie come l’Infinito, come il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, mi risuonavano nella testa come immagini visive, o forse meglio come risonanze di stati d’animo, di atmosfere…
E’ stata un’esperienza che mi ha colpito moltissimo, e si è conclusa con il piacevolissimo incontro con amici milanesi, come Davidino, l’attuale Bildungsphilister e, neturalmente, Tito.