CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA, di Gabriel Garcia Marquez

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Si tratta proprio di una morte annunciata. Il racconto si sviluppa nel giro di un’ora, anche se fra antefatto e conseguenze, ovviamente le vicende si snodano in un tempo più lungo. La trama è molto semplice. Alla termine di una festa di nozze, nella quale un giovane discendente da importante famiglia, Bayardo San Roman, ha sposato Angela Vicario, il neo marito riporta la moglie alla casa dei suoi genitori: Angela non è vergine. Dopo le rituali botte che la madre elargisce alla ragazza, i suoi due fratelli, Pedro e Paolo, si fanno dire chi è stato l’uomo che l’ha sverginata: è stato Santiago Nazar, un giovane di ottima famiglia di origine araba. I fratelli decidono di vendicare l’onore della sorella e quindi di ucciderlo. Lo faranno il mattino successivo, lo stesso mattino in cui è prevista l’attesa rituale visita del vescovo. Il racconto vero e proprio si svolge dalle 6 del mattino, quando Santiago esce di casa per andare ad accogliere il vescovo, alle 7, l’ora in cui i due Vicario lo bloccano mentre sta rientrando e lo uccidono.

Perché annunciata questa morte? Perché i fratelli Vicario da una parte si sentono costretti alla vendetta dell’onore ferito, ma dall’altra sentono ripugnanza per un atto di violenza estraneo alla loro natura. Per questo non solo non prendono alcuna precauzione, ma cercano di far sapere a tutti quali siano i loro propositi nella speranza che si verifichino circostanze che impediscano loro di commettere l’omicidio.

Purtroppo per tutta una serie di coincidenze, di eventi, di dimenticanze etc. questa loro speranza va delusa, e alla fine si vedono costretti a portare a termine la vendetta.

Il racconto di Marquez è magistrale. Anzitutto, l’ambiente: una cittadina della costa caraibica della Columbia, vivace di personaggi pieni di vita, umanissimi nei reciproci rapporti. Da questo ambiente si proiettano in primo piano i protagonisti e le vicende che legano, il loro carattere, le loro aspirazioni, il loro modo di affrontare le piccole e le grandi necessità della vita. Personaggi che la penna di Marquez rende vivi, e che nel corso del racconto impariamo a conoscere, a nutrire simpatia per le loro debolezze, per come si sanno più o meno destreggiare nella quotidianità, e per i tiri birboni di una sorte che sembra, in certo qual modo, prendere un po’ tutti per i fondelli.

La vicenda viene narrata partendo dalla successione cronologica che segue il risveglio, il lunedì mattina, di Santiago Nazar. È appena l’alba. Occorre affrettarsi perché il vapore con il vescovo sta per arrivare. Le sbornie della festa nuziale che si sono prolungate fino a notte tarda sono ormai alle spalle. Marquez segue passo passo i preparativi del giovanotto, il vestito che indossa, l’aspetto elegante, la colazione, la sua uscita dalla porta principale che dà sulla piazza. E non perde l’occasione per incominciare a popolare di personaggi la cittadina colombiana. Entrano in scena Vittoria Guzman, la cuoca di casa Nazar, sua figlia Divina Flor alle soglie dell’adolescenza, sulla quale Santiago non esita ad allungare le mani; e più tardi la madre, Placida Linero, che, veniamo a sapere, ha sposato senza amore e per convenienza Ibrahim Nazar, padre del protagonista.

Ma già, fin dalle prime righe del racconto sappiamo che Santiago dovrà morire entro un’ora dalla sua uscita di casa.

Le ragioni di questa tragedia vengono spiegate facendo fare al racconto un salto indietro nel tempo. Nella cittadina, fra la curiosità e l’interesse di tutti, arriva Bayardo San Roman. È in cerca di una sposa, e la individua in Angela Vicario. La famiglia Vicario si sente toccata dalla fortuna: tutti tranne l’interessata, che non nasconde la sua avversione per la persona.

Le nozze comunque si faranno: viene acquistata la casa, viene organizzata la festa e tutto sembra procedere verso il meglio. La comunità cittadina si sente coinvolta e la città prende vita fra bagordi, notti passate nel lupanare di Maria Alejandrina Cervantes, sbronze collettive e individuali, serenate sotto le finestre degli sposi novelli… La gioia, l’allegria, si prolungano fino al mattino, quando comincia a trapelare la terribile notizia del rifiuto della donna da parte dello sposo.

L’atmosfera della città passa così da un clima gioioso a un’attesa preoccupata ma anche frenetica del compiersi di una vicenda che, se riguarda le faccende private dei Vicario e di Santiago, comunque non manca di coinvolgere tutti, tanto più che i Vicario non fanno mistero delle loro intenzioni. I due fratelli non sono per natura dei violenti: molti pensano che le minacce siano solo formali; altri sono convinti che Santiago non si lascerà certo ammazzare; altri ancora sostengono che Santiago, per varie regioni non possa essere colui che ha tolto la verginità ad Angela Vicario;insomma, mentre la folla si dirige verso l’imbarcadero per accogliere il vescovo, la notizia si diffonde, ipotesi le più varie vengono fatte, ma la cosa fondamentale, cioè avvertire Santiago del pericolo reale che lo sovrasta, non viene fatta. Gli stessi suoi amici, per una ragione o per l’altra, in sostanza per un fato avverso, non riescono a proteggerlo.

Ancora una volta Marquez si diverte a dare vita a una folla che si muove freneticamente e che viene vista con simpatica ironia presa com’è da una parte a correre per ricevere la benedizione del vescovo, che tuttavia non si degna neppure di scendere a terra, e dall’altra a mostrare preoccupazione, ma anche curiosità per gli eventi che sembrano maturare davanti ai loro occhi.

La morte di Santiago è inevitabile. Nessuno degli eventi, anche di scarsa importanza, che avrebbero potuto salvargli la vita si realizza, mentre al contrario tutto sembra congiurare con la sua morte.

Il racconto si conclude con una serie di epiloghi che riguardano i fratelli Vicario, che vengono liberati dopo solo tre anni di carcere, in quanto viene loro riconosciuto il motivo di onore; e la sorte di Angela, che, appena rispedita a casa, sente nascere improvvisa ma indomabile in lei una passione per il mancato marito. Da quel momento iniziano i suoi costanti tentativi epistolari che riusciranno ad avere un risultato solamente dopo diciassette anni, quando l’ormai non più giovane e ingrassato Bayardo si presenterà davanti alla sua porta, accompagnato da una valigia contenente le quasi 2000 lettere scrittegli dalla donna. 

 

Leggi la lezione di Gabriel Garcia Marquez alla consegna del premio Nobel 1982 

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