2001: ODISSEA NELLO SPAZIO (Stanley Kubrick, 1968)
martedì 29 gennaio 2013In questo film Kubrick si dedica alla fantascienza. Il punto di partenza è una novella (o romanzo breve ) di Arthur Clark, La sentinella, che non solo viene ampliato ma, secondo il modo di lavorare di Kubrick, viene riempito di significati che nella novella mancano. A differenza dei due film precedenti (Lolita e Il dottor Stranamore), questo è a colori. Anzi, bisogna dire che in questo film il colore, oltre che strumento necessario per raccontare la storia, è, assieme alla musica che accompagna il film, un protagonista. Basti pensare alle immagini affascinanti della discesa della capsula con l’astronauta su Giove. La musica che accompagna il film è straordinaria, sia per i brani utilizzati sia per il significato filmistico che essi assumono.
I brani sono stati scelti fra quelli di alcuni grandi compositori: innanzitutto Richard Strauss, con l’inizio del poema sinfonico Così parlò Zarathustra; poi Johannes Straus, con brani dal Bel Danubio blu; quindi György Ligeti con quattro bellissimi brani: Atmospherès, il Kyrie dal Requiem, Lux Aeterna e Aventures; infine Aram Khachaturian con l’Adagio dal balletto Gayaneh.