Dopo un’introduzione con riferimenti alla politica dell’epoca (siamo al Teatro Lirico di Milano, l’anno è il 1994) Fo entra nel merito del grande commediografo del rinascimento, Angelo Beolco, detto il Ruzzante. Il Ruzzante nasce quasi certamente nel 1500 in un villaggio nei pressi di Padova. Il padre, Francesco Beolco era un grande medico, docente e poi rettore dell’Università di Padova. Angelo è figlio illegittimo. Il padre lo riconosce. Il ragazzo è di intelligenza straordinaria. Crescendo acquista una cultura vastissima, ma il fatto di essere un bastardo gli impedisce l’ingresso all’Università. Si dedica così alla commedia, con un grandissimo successo. Fo lo giudica all’altezza dei più grandi commediografi della storia: Shakespeare, Moliere, Calderon de la Barca. Le sue commedie sono violente satire contro il sistema di gestione del potere. Il periodo è quello della nascita della Commedia dell’Arte. Si recitano commedie e satire addirittura sui sagrati delle chiese.
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