L’Elisir d’Amore allo Sferisterio, trasmesso da Rai3
La regia teatrale: interessante. Il regista è riuscito a creare un’atmosfera solo col movimento dei cantanti e della masse, senza avere la benché minima scenografia (se si eccettua l’inevitabile tavolata all’inizio del secondo atto. Lo hanno aiutato molto bene i costumi, e la bravura scenica dei protagonisti
I cantanti: mi è sembrato un buon cast, sia dal punto di vista del canto che da quello della gestualità. Dulcamara era interpretato da un buffo giovanissimo, ma molto disinvolto e con una prestazione che definirei molto buona.
La regia TV: orribile. A parte delle cose inaccettabili, come, in un concertato del primo atto, riprendere il coro su un gradino più elevato e il povero Nemorino su un gradino più basso e preso a mezza persona in modo che sulla scena sembrasse un nanetto, a parte questo dico, in gran parte del secondo atto c’era una sfasamento fastidiosissimo fra il canto e il movimento delle labbra. Dico: questi ingegneri del suono questi montatori, questo personale tecnico della RAI, che cavolo fanno? Li prendono i soldi a fine mese? E la RAI non si vergogna a mettere in circolazione un prodotto così scadente?