Archivio della Categoria 'Film'

LA GUERRA DEI MONDI

giovedì 4 gennaio 2007

Avevo visti in gioventù l’originale di Haskin Byron, del 1953. Un film del genere, allora, era in grado di accendere la fantasia. Rivisto oggi, fa sentire tutti gli anni trascorsi da allora. Gli invasori sono marziani, come dal racconto di Wells cui il film si ispira. L’invasione è terrificante:macchine volanti a forma di disco sormontate da un braccio mobile che sparano raggi altamente distruttivi; effetti speciali per quel tempo notevolissimi, con distruzione di intere città e di edifici enormi, incendi a destra e a manca, raggi che fanno scomparire il bersaglio (uomini, automezzi, carri armati, etc.), Il film ha vinto l’oscar nel 1954 proprio per questi effetti.
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Broken Flowers

sabato 16 dicembre 2006

Si tratta di un fil di Jim Jarmusch, il regista di Daunbailo, del 2005.

Un signore, Don Johnston è il suo nome, giunto ormai nella fase discendente della vita, nel passato grande esperto di computer e grande Don Giovanni, ora sopravvive in una atmosfera di noia, di disinteresse. L’ultima amante lo lascia, ed egli non sa reagire.
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Uccidete la democrazia

giovedì 14 dicembre 2006

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Il film di Beppe Cremagnani e Enrico Deaglio.

Definirlo film, secondo me, è un’esagerazione. Si tratta, più modestamente, di un servizio giornalistico filmato con alcune scene recitate (male) da una giornalista e da un attore definito “gola profonda” che dovrebbe interpretare la parte di un testimone di fatti avvenuti la notte dell’11 aprile 2006, la notte dello spoglio delle schede elettorali.
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Le notti bianche di Luchino Visconti

martedì 12 dicembre 2006

Di questo film mi ha colpito subito l’incipit: una città che sul calar della notte si spegne. Si spengono le luci delle insegne, le vetrine chiudono, la gente intabarrata per il freddo si affretta verso casa dove l’aspetta la cena calda e la luce e l’allegria della famiglia, le finestre delle case si illuminano e si spengono. Chi rimane per strada avverte un profondo senso di solitudine. Sente il calore che si può immaginare dietro le finestre dei palazzi, ma sente anche di esserne escluso. E questo fa sentire un lieve ma ben distinto senso di malinconia.
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Bananas

lunedì 11 dicembre 2006

Il titolo italiano è prolisso e poco significativo: Il dittatore dello stato libero di Bananas.
In realtà si tratta delle esilaranti disavventure di Woody Allen, in questo film nelle vesti di un collaudatore di improbabili invenzioni di una supertecnologica ditta americana, che finirà per essere coinvolto più o meno consapevolmente nella rivoluzione dello stato latinoamericano di Bananas.
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