VOLVER, di Pedro Almodóvar, 2006
martedì 22 aprile 2014La presentazione del film ci mostra in una giornata di sole un vasto cimitero con tante tombe, su ognuna delle quali varie donne sono impegnate a pulire e lustrare le lapidi. Si sente un commento: le donne hanno vita più lunga degli uomini, infatti le vedove sono in numero molto maggiore rispetto ai vedovi. Quindi le donne sono esseri destinati all’infelicità. Ci sono delle eccezioni: un gruppetto di donne è fermo davanti a una lapide nella quale sono scritti il nome di un uomo e di una donna. Sono stati fortunati. Sono morti insieme, bruciati nel casotto dove dormivano abbracciati. Sono il padre e la madre di Raimunda (Penelope Cruz) e di Soledad, detta Sole (Lola Dueñas). Le due sorelle, accompagnate dalla figlia quindicenne di Raimunda, Paula, uscendo dal cimitero, si recano dalla zia Paula, la sorella della donna morta della quale le donne hanno appena visitato la tomba. È una donna chiaramente partita: non riconosce le parenti, straparla, si muove a fatica, anche se nel complesso abita in una casa ben arredata, ordinata pulita e anche la colazione che offre sembra ottima qualità. Qualche dubbio nella mente delle sorelle si crea.