Archivio della Categoria 'Libri'

DANNY L’ELETTO, di Chaim Potok

sabato 10 settembre 2005

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Il libro è ambientato a Brooklin, in un quartiere ebraico, più o meno nei giorni che hanno preceduto lo sbarco degli alleati in Normandia durante la seconda guerra mondiale. L’elemento dominante è l’amicizia fra due giovani coetanei, entrambi ebrei, entrambi sportivi appassionati e giocatori di baseball, entrambi dotati di intelligenza superiore alla media, entrambi figli di eruditi. L’uno, Danny Saunders figlio di una rabbino tzaddikim, cioè capo riconosciuto e adorato di una comunità di Chassidim; l’altro Malter Reuven figlio di un ebreo laico, idealista, colto, scrittore di argomenti religiosi e poi attivista in appoggio al movimento sionista.

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IL MAESTRO MAGRO, di Gian Antonio Stella

sabato 10 settembre 2005

 

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Il romanzo, narrando la storia di Osto e di Ines, ripercorre i primi anni del secondo dopoguerra, rievoca speranze, delusioni, migrazioni, sviluppo industriale, speculazioni, pregiudizi radicati, nel formarsi del miracolo economico italiano.

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LA MESSA DELL’UOMO DISARMATO, di Luisito Bianchi

sabato 10 settembre 2005

 

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Si tratta di un libro che mi ha lasciato alcune perplessità, anche se sotto certi aspetti l’ho trovato affascinante, tanto che la sua lettura mi ha impegnato ininterrottamente per alcuni giorni. Vi sono molti elementi che attirano l’attenzione: primo fa tutti, la ricerca della Parola, ovvero il senso che si deve dare alla propria vita, o forse alla vita in generale.

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IL DOLORE PERFETTO, di Ugo Riccarelli

sabato 10 settembre 2005

 

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Questo romanzo ha vinto il premio Strega per il 2004. E l’ha vinto anche alla grande, con 157 voti su 359 votanti, quasi il doppio del secondo arrivato. Attese, della Loewenthal. Di solito il premio Strega e’ un buon indice, quindi mi aspettavo un libro che mi destasse interesse. In realtà questo non è avvenuto.

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ATTESE, di Elena Loewenthal

sabato 10 settembre 2005

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Devo confessare che fare riflessioni su questo libro mi è difficile. Non ne capisco il senso. Leggo, e quello che leggo mi sfugge dal cervello come la sabbia sfugge fra le dita della mano. I personaggi sono sostanzialmente muti. I loro pensieri si muovono nella nebbia (che molto spesso viene evocata nel testo) come ombre che vagano, ma non si capisce bene dove siano diretti.

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