L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA di Luigi Pirandello, 1922
martedì 5 febbraio 2013Si tratta del lavoro teatrale più breve di Pirandello. È stato composto nel 1922 su richiesta di Anton Giulio Bragaglia per una rappresentazione del Teatro Sperimentale degli Indipendenti di Roma. Pirandello non fece altro che prendere integralmente il testo di una sua novella dal titolo Caffè Notturno, scritta nel 1918, aggiungere alcune didascalie, e utilizzarlo per la commedia. La novella venne poi pubblicata con il titolo La morte addosso nelle Novelle per un anno nella raccolta “In silenzio”. I personaggi che danno vita al dramma sono solo due: l’uomo dal fiore in bocca appunto, e un pacifico avventore. La specifica sotto il titolo L’uomo dal fiore in bocca infatti è Dialogo.
La prima rappresentazione ebbe luogo a Roma, proprio al Teatro Sperimentale degli Indipendenti il 21 febbraio 1923, con la regia di Anton Giulio Bragaglia; Nino Meloni interprete principale, e Eugenio Cappabianca come pacifico avventore. La critica fu molto favorevole al lavoro e alla messa in scena, un po’ meno alla recitazione dei due attori.