UN’ESTATE PERICOLOSA (The Dangerous Summer), di Ernest Hemingway (postumo, 1985)

3 aprile 2014

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Si tratta di un romanzo parzialmente inedito. L’ultimo romanzo di Hemingway: ricordiamo che Hemingway è morto nel 1961, in luglio, e che già da quell’anno era in preda a una violenta psicosi che è stata quella che l’ha portato alla morte.
Il romanzo si trova sulla falsariga di un altro romanzo dello scrittore, scritto nel 1932, Morte nel pomeriggio. Come è noto Hemingway amava moltissimo la Spagna, nella quale si recò a più riprese durante la sua vita, e amava soprattutto le corride, delle quali era anche un riconosciuto esperto nel giudicare il lavoro dei toreri. In Morte nel pomeriggio traccia un po’ la storia della corrida, ricostruisce il lavoro dei più grandi toreri fino al 1930, analizza tutte le componenti della corrida. In Una estate pericolosa ci racconta dei suoi ritorni in quella terra dopo il 1953, anno in cui conobbe Antonio Ordoñez, figlio di Cajetano, del quale divenne amico e soprattutto grande ammiratore.

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STORIA DELLA TIGRE E ALTRE STORIE, Dario FO, 1980

30 marzo 2014

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Si tratta di tre monologhi ripresi nel video distribuito dall’autore. I primi due, Storia della tigre e Il primo miracolo di Gesù Bambino sono rappresentati nelle stessa occasione, probabilmente proprio del 1980, mentre il terzo, Dedalo e Icaro è sicuramente molto anteriore e rappresentato in un’altra occasione.
Tutti e tre i monologhi son preceduti da un prologo in cui Fo spiega le condizioni in cui i monologhi sono nati.

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IL DECAMERON di PierPaolo Pasolini, 1971

27 marzo 2014

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È il primo film della Trilogia della vita. Vengono portate sullo schermo 10 novelle del Decameron di Giovanni Boccaccio. Gli altri film saranno I racconti di Canterbury, tratto dal libro di Geoffrey Chaucer e Il fiore delle mille e una notte tratto dall’omonima raccolta di fiabe.

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VERO ALL’ALBA (True at First Light), di Ernest Hemingway, (postumo, 1999)

26 marzo 2014

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Romanzo postumo e incompiuto di Hemingway, ricuperato dal figlio minore Patrick nel 1998. In questo scritto, nel quale la struttura del romanzo si innesta in una serie di annotazioni di tipo autobiografico, Hemingway torna in Africa per un safari, dopo quello del 1933 con la seconda moglie Pauline descritto in Verdi colline d’Africa. Qui siamo circa venti anni dopo, nel 1953, nel corso del suo secondo e ultimo safari in compagnia della quarta moglie, Mary, sempre nella stessa area di quello precedente, in Kenya al confine con la Tanzania nel distretto di Kajado. Sullo sfondo a sud c’è il Kilimangiaro con la sua forma conica e la vetta coperta di neve, e lateralmente a est la catena della colline Chyulu. Il titolo lo spiega Hemingway nella introduzione: «In Africa, una cosa è vera all’alba e falsa a mezzogiorno, e per questa cosa non si ha più rispetto di quanto se ne abbia per il bel lago dalla perfetta corona d’erba che si è visto oltre la pianura salina cotta dal sole. La mattina abbiamo attraversato quella pianura a piedi e sappiamo che il lago non esiste. Ma ora è là, assolutamente vero, bello e credibile.»

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L’UOMO IN PIÙ, di Paolo Sorrentino (2001)

9 marzo 2014

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È il primo film di Sorrentino. Ha partecipato alla mostra del Cinema di Venezia del 2001 nella sezione Cinema del Presente, ha partecipato a diversi altri concorsi, ed ha vinto nel 2002 il Nastro d’argento per il miglior regista esordiente.
Il film prende in considerazione due elementi della società che coinvolgono, stimolano l’entusiasmo e la partecipazione di grandi masse, soprattutto nel mondo dei giovani: il calcio e la musica. Sia nel calcio che nella musica, i portatori del successo ne diventano anche gli artefici e vengono acclamati dagli spettatori. Essi vivono momenti di celebrità che ne coinvolgono il modo di essere, soprattutto influenzano gli obiettivi della loro vita che finiscono per essere non più la realizzazione della loro umanità, ma la loro celebrità.
Nella vita non esiste il pareggio, ci dice Sorrentino all’inizio, parafrasando una frase di Edson Arante do Nascimento, detto Pelé.

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