COPPIA APERTA, QUASI SPALANCATA di Dario Fo, 1983
28 febbraio 2014Si tratta di un atto unico che, rappresentato sulla scena, ha la durata di circa un’ora. È una delle commedie di Dario Fo più rappresentate nel mondo.
Si tratta di un atto unico che, rappresentato sulla scena, ha la durata di circa un’ora. È una delle commedie di Dario Fo più rappresentate nel mondo.
Un film dalla struttura particolare: due racconti paralleli sulla disobbedienza rappresentati alternativamente. In uno la storia si svolge nel medioevo, alla falde dell’Etna: una storia di povera gente; nell’altro si svolge in epoca moderna, in Germania, a Godesberg, una storia della grande borghesia.
Dario Fo, in questa pièce teatrale interpreta la figura del papa. Non si identifica in modo esplicito con un papa realmente esistente o esistito, ma da alcune allusioni si capisce che la figura interpretata faccia riferimento a quella di papa Wojtyła. Diverse allusioni si riferiscono a eventi e personaggi dell’epoca (fine anni Ottanta). Oggi, ovviamente hanno perso parte della forza satirica.
Dopo il mito di Edipo, Pasolini si cimenta con un altro tragico mito della Grecia Antica, quello di Medea. L’ispirazione proviene, anche in questa occasione, da una tragedia, la Medea di Euripide. Ma come nell’Edipo re, Pasolini ricostruisce anche in questo film tutto l’antefatto, per arrivare solo nella parte finale alla conclusione tragica.
Si tratta di una serie di sketch rappresentati dal 1974-1980 e che sono in parte anche soggetti all’evoluzione del momento, soprattutto quelli che hanno un riferimento politico o a vicende internazionali.
La premessa è un annuncio di Andreotti (la cui immagine appare proiettata sulla sfondo) che non potrà più collaborare col gruppo di Fo. A Comunione Liberazione non piace la loro ironia.