LE NEVI DEL CHILIMANGIARO E ALTRI RACCONTI, di Ernest Hemingway, 1936

15 febbraio 2014

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È la raccolta di tre novelle, le ultime tre dei 49 racconti: esse sono: La breve felice vita di Francis Macomber, Le nevi del Kilimangiaro e Vecchio al ponte. Le prime due sono ambientati in Africa, e sono state scritte subito dopo aver terminato il romanzo Verdi colline d’Africa (1935) che descrive un safari da lui fatto assieme a Pauline, la sua seconda moglie, nel 1933. La terza è un brevissimo episodio, quasi un quadretto, ambientato in Spagna durante la guerra civile.

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IL VECCHIO E IL MARE (The Old Man and the Sea), di Ernest Hemingway, 1952

10 febbraio 2014

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È l’ultimo romanzo pubblicato da Hemingway e, a detta universale, uno dei suoi grandi capolavori. Come in Avere e non avere il romanzo è ambientato sulla costa settentrionale dell’isola di Cuba e soprattutto nel braccio di mare che separa Cuba dalla Florida, e dove scorre, per risalire verso l’oceano Atlantico settentrionale, la corrente del Golfo.

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LA SEQUENZA DEL FIORE DI CARTA (da Amore e rabbia), PierPaolo Pasolini e altri, 1969

4 febbraio 2014

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Si tratta di uno dei cinque episodi del film Amore e rabbia. Gli altri episodi sono: L’indifferenza di Carlo Lizzani, Agonia di Bernardo Bertolucci, L’amore di Jean-Luc Godard e Discutiamo, discutiamo di Marco Bellocchio.

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APPUNTI PER UN FILM SULL’INDIA, di PierPaolo Pasolini, 1968

4 febbraio 2014

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Si tratta di una specie di documentario della durata di una mezz’oretta in vista di un film sull’India. I problemi che interessano Pasolini sono i temi della religione e della fame. E, dice Pasolini, sono i temi di tutto il terzo mondo.

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MORTE ACCIDENTALE DI UN ANARCHICO, di Dario Fo, 1970-87

3 febbraio 2014

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12 dicembre 1969. Nel corso del pomeriggio, poco dopo le 14 e 30, una bomba fatta esplodere all’interno della banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana a Milano, provoca la morte di 17 persone e il ferimento di 88. Nello stesso giorno, altre bombe esplodono o sono state predisposte a Milano e a Roma, con altri morti e feriti. Si tratta di una svolta terroristica che, da una parte sembra collegarsi a una serie di attentati dinamitardi avvenuti negli anni passati di cui alcuni sui treni, e dall’altra conclude in modo sanguinoso la stagione delle contestazioni studentesche emersa nel 1968, in Italia come in altri paesi dell’Europa, e sposta lo scontro politico e sociale su un altro piano.

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