1 dicembre 2013
Racconto di un film a più mani, Capriccio all’italiana. Gli altri racconti sono: La bambinaia di Mario Monicelli; Il mostro della domenica, di Steno; Perché? Di Mauro Bolognini; Viaggio di lavoro diretto da Pino Zac e Franco Rossi; La gelosia, diretto ancora da Mauro Bolognini.
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29 novembre 2013
Si tratta di quattro scenette con protagonista Arlecchino rappresentate alla Biennale di Venezia del 1985, al Palazzo del Cinema, nel quattrocentesimo anniversario della nascita della maschera. Esse sono La commedia dell’arte, I becchini, La serratura, L’asino e il leone. Dario Fo le introduce con un prologo nel quale riassume il senso della comparsa di Arlecchino nella Commedia dell’Arte, soprattutto nella sua stagione francese.
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26 novembre 2013
Si tratta di un film costituito da cinque episodi che hanno per protagonista una donna, una strega appunto, Silvana Mangano. È diretto da cinque diversi registi. Il primo episodio è di Luchino Visconti: La strega bruciata viva; il secondo è Senso civico, di Mauro Bolognini; il terzo è La terra vista dalla Luna, di Pier Paolo Pasolini; il quarto è La siciliana, di Franco Rossi; l’ultimo è Una sera come le altre, di Vittorio De Sica.
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25 novembre 2013
Si tratta dell’ultimo film in bianco e nero del regista. Dopo il Vangelo secondo Matteo questo film potrebbe essere interpretato come una parabola. Ovviamente una parabola moderna, che dal Vangelo trae i temi fondamentali che riguardano i rapporti fra gli uomini, e li sviluppa in una società dove i rapporti di classe sono conflittuali.
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21 novembre 2013
Si tratta di tre monologhi secondo uno schema mutuato dalla commedia dell’Arte, quando questa forma di teatro era dovuta emigrare in Francia a causa dell’intolleranza esercitata dalle autorità religiose in Italia. Erano chiamati fabliaux, ossia fabulazzi, e avevano spesso un contenuto osceno. Non pornografico, specifica Dario Fo nell’introduzione, ma osceno, scurrile tale da suscitare lo sghignazzo del pubblico.
Vengono rappresentati: i primi due, La parpàja tòpola e Arlecchino fallotropo al teatro Lirico di Milano nel 1991; il terzo Il tumulto di Bologna nel 2002 al teatro Strehler di Milano.
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