LA CROCE E LA SFINGE, di Pierluigi Panza

2 agosto 2009

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È un romanzo biografico: la biografia romanzata di Giovan Battista Piranesi e della sua vita “scellerata”. Panza è giornalista e docente universitario, esperto di storia dell’arte. Il libro è ricchissimo di informazioni, ripercorre la vita dell’artista, le sue opere, la sua passione di collezionare frammenti dell’antichità, le sue ambizioni, le sue frustrazioni, le sue teorie, le discussioni e i contrasti con altri studiosi dell’epoca. Il romanzo non si ferma con la sua morte, ma prosegue con la vita e l’attività del figlio Francesco.

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VENUTO AL MONDO, di Margaret Mazzantini

30 luglio 2009

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Si tratta di una prolissa storia d’amore sullo sfondo della guerra civile seguita al disfacimento della Jugoslavia nel post-Tito, e in particolare dell’assedio di Sarajevo da parte dei cetnici Serbi. L’elemento cruciale della storia è rappresentato dallo scontro fra un amore travolgente e il desiderio non soddisfatto di maternità della protagonista, Gemma.

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ORIZZONTE MOBILE, di Daniele Del Giudice

12 luglio 2009

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In una lettera a Repubblica, Daniele Del Giudice scrive di essere stato colpito dal fatto che si parlasse del suo ultimo libro come destinato a vincere il premio Strega 2009. Non era sua intenzione partecipare alla selezione del premio – ribadisce – né sua né dell’editore. Questo non perché non gli faccia piacere il riconoscimento pubblico, quale può manifestarsi nella vittoria ad un premio letterario («Anche a Montale piacevano i premi, a Quasimodo più ancora che a Montale, piacevano a Carlo Emilio Gadda, per quei pochi che ebbe, piacevano a Pirandello o a Pasolini.» scrive Del Giudice); e neppure perché non stimi e non riconosca l’importanza del premio Strega (anche se, vista la «baraonda di chiacchiere da cui è circondato», ritiene che non sia facile la scelta del vincitore).  Ma Orizzonte Mobile, come tutti i libri, una volta usciti dalla penna dello scrittore, assume una propria autonomia. «Il libro stampato non ci appartiene più, e il nostro accompagnarlo è un po’ ridicolo, come se uno pretendesse di spingere avanti ciò che è stato prima. Un premio non riconosce l’autore, serve piuttosto a far conoscere un libro che va comunque per il mondo per suo conto.»

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STABAT MATER, di Tiziano Scarpa

10 luglio 2009

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Siamo attorno ai primissimi anni del XVIII secolo. Cecilia, una trovatella, è stata abbandonata dalla madre e cresciuta dalle suore in un orfanotrofio di Venezia, l’Ospitale della Pietà. Possiamo immaginare quale possa essere stata la sua vita. All’età di 16 anni, assieme a centinaia di ragazze abbandonate come lei, in un’età in cui affiorano alla coscienza le principali domande, cerca di capire il senso della propria esistenza, priva com’è di riferimenti al mondo esterno e costretta a una forma di clausura che non le lascia alcuna prospettiva immaginabile.

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LA CASA MADRE, di Letizia Muratori

5 luglio 2009

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Qualche commentatore l’ha chiamato un dittico. In realtà si tratta di due racconti che pur nelle differenze degli eventi narrati, sono collegati fra loro dall’ambientazione: il gioco e il suo significato nella fantasia e nella percezione della vita nel bambini. I due racconti, raccomanda la stessa scrittrice, vanno letti in successione. 

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