DESERTO, di Jean-Marie Le Clézio

5 febbraio 2009

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Il libro comincia con una grande migrazione. Un popolo, i nomadi del deserto, gli uomini blu, i Sahrawi, provenienti da ogni parte, in lunghe carovane composte da uomini, donne bambini, al seguito di guide coraggiose, camminando per giorni, mesi, calpestando la sabbia sulle dune, bruciati dal sole implacabile, intirizziti dal freddo della notte, arrivano nella valle Saguiet El Hamra. Siamo nel 1910. Eserciti europei, francesi, hanno deciso di sottomettere l’Africa settentrionale. I popoli liberi non ne vogliono sapere, ma non hanno la forza di ribellarsi. Non hanno altra scelta che scappare. Anche i guerrieri, gli uomini valorosi ai quali è affidata la difesa del loro popolo, non hanno più possibilità. Le loro armi sono vecchie carabine, o le solite lance. Nulla da fare contro eserciti ben armati, disciplinati, comandati da professionisti della guerra. Nella valle di Saguiet El Hamra, circondata da alte montagne, c’è un terreno che potrebbe essere coltivabile, ci sono pozzi d’acqua; c’è una grande città, Smara; ci si può difendere dall’ardore del sole del giorno al riparo della grandi tende, e dall’intirizzimento della notte accendendo fuochi. Gli accampamenti attorno alla città crescono di numero. Ci si concentra in quella valle. Lì, nella città vive il grande Sceicco Ma El Ainin, colui che l’ha fondata,  e che da tutti è considerata una guida spirituale e materiale. E vivono i suoi figli, Saadbu e Larhdaf, ma soprattutto Ahmed ed Dehiba, colui che presto sarà il vero re del popolo del deserto.

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LE CENERI DI ANGELA, di Alan Parker (1999)

2 febbraio 2009

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Film tratto dal notissimo libro (Angela’s Ashes) di Frank McCourt, vincitore nel 1997 del Premio Pulitzer. Non sono in grado di fare un confronto col libro: sia perché libro e film sono due forme espressive molto differenti, e devono essere valutate per quello che sono; sia perché purtroppo il libro non l’ho letto. Il film comincia con immagini di una ambiente super degradato di una piccola città irlandese: foto di case semi-diroccate che fiancheggiano vicoli sporchi percorsi da ruscelli che si può immaginare fatti di acqua piovana ma anche di acque sporche che i poverissimi abitanti delle case ogni mattina vi riversano dai loro pitali.

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L’AFFARE MAKROPULOS, di Leóš Janáček

25 gennaio 2009

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L’esecuzione di Věc Makropulos alla Scala nella serata di giovedì 22 è stata splendida. Nutrivo una grande aspettativa di vedere questa opera di Janáček, e devo dire che non è andata affatto delusa. Già alla Scala era stata rappresentata nel 2003 La piccola volpe astuta, nel 2006 la Kat’a Kabanová, e nel 2007 la Jenufa. L’Affare Makropulos quest’anno si aggiunge alle tre opere precedenti e lascia ben sperare che nella stagione 2009-2010 sia la volta dell’ultima sua opera, Da una casa di morti. È un auspicio che spero non venga deluso, magari nella bellissima messa in scena di Patrice Chéreau vista al Festival d’Aix-en-Provence nel 2007.

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N (Io e Napoleone), di Paolo Virzì, 2006

12 gennaio 2009

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Marino Papucci (Elio Germano) è un sedicente scrittore abitante all’isola d’Elba. È intensamente coinvolto dalla passione politica e considera Napoleone un feroce tiranno, responsabile, per le proprie ambizioni, di decine di migliaia di morti di giovani arruolati come soldati. Quando viene a sapere che Napoleone, dopo la battaglia di Lipsia, è stato destituito dal trono francese e inviato all’isola con il titolo di re, viene preso dalla frenesia.

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NON TI MUOVERE, di Margaret Mazzantini

12 gennaio 2009

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Di Margaret Mazzantini ho letto giudizi molto positivi in rete. E in particolare del romanzo Non ti muovere. Ho deciso di comprarlo. Giunto a casa mi sono accorto che lo avevo già comprato un paio d’anni fa!… Tanto per dire, la memoria! Pazienza! In compenso ho comprato anche il suo ultimo romanzo, Venuto al mondo.

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