L’ORGOGLIO DEGLI AMBERSON ( The Magnificent Ambersons), di Orson Welles (1942)

3 febbraio 2015

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Welles ci porta con un tocco di magia cinematografica in una cittadina della Nuova Inghilterra negli ultimi decenni del secolo XIX. Siamo nel cuore di un mondo tranquillo, dove il tempo fa parte della nostra vita quotidiana, dove i ricchi abitano in splendide ville, dove il mezzo di trasporto è la carrozza o il tram a cavalli, dove la gente si conosce, si incontra, passeggia per le strade della cittadina, i ragazzi si frequentano con rispetto e si scambiano dolci proposte amorose, e alla sera la corte alle fanciulle viene fatta con le serenate.
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TERRORE SUL MAR NERO (Journey into Fear) di Norman Foster & Orson Welles (O.W. non accreditato), 1943

5 novembre 2014

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Si tratta di un thriller di buona fattura, in B/N. Un ingegnere americano, Howard Graham (Joseph Cotten), impiegato in una fabbrica di armamenti, è a Istambul col compito di prendere accordi per potenziare l’armamento turco. Siamo nel corso della Seconda Guerra Mondiale, e gli americani stanno cercando di coinvolgere, in qualità di alleato, il governo turco. Al contrario i nazisti stanno cercando di impedire l’operazione. Togliere di mezzo l’ingegnere Graham è quindi un loro obiettivo. Dietro le quinte si svolgono le trame dei servizi segreti turchi.
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QUARTO POTERE (Citizen Kane), di Orson Welles (1941)

5 novembre 2014

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È il primo film di Orson Welles. Ed è un capolavoro. Si parte da una parola pronunciata sul letto di morte da un personaggio che ha dominato la vita pubblica americana (e non solo) attraverso il potere della stampa, per ricostruirne la vita, le motivazioni, gli obiettivi, i risultati, le contraddizioni. Quest’uomo, creato dalla fantasia di Orson Welles, è Charles Foster Kane (Orson Welles). La parola è Rosebud (nella versione italiana Rosabella).
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IL SOSIA (Двойник), di Fëdor Dostoevskij (1845)

24 ottobre 2014

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È il secondo romanzo dello scrittore russo. Dopo il grande successo di Povera gente, questo ebbe un esito alquanto deludente. Personalmente, tuttavia, devo dire che non l’ho trovato inferiore al primo romanzo, anche se siamo molto lontani dal fascino dei grandi romanzi che, successivamente, hanno dato allo scrittore fama che conosciamo.
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DARIO FO RIPROPONE E RECITA RUZZANTE, 1993

7 ottobre 2014

DARIO FO

Dopo un’introduzione con riferimenti alla politica dell’epoca (siamo al Teatro Lirico di Milano, l’anno è il 1994) Fo entra nel merito del grande commediografo del rinascimento, Angelo Beolco, detto il Ruzzante. Il Ruzzante nasce quasi certamente nel 1500 in un villaggio nei pressi di Padova. Il padre, Francesco Beolco era un grande medico, docente e poi rettore dell’Università di Padova. Angelo è figlio illegittimo. Il padre lo riconosce. Il ragazzo è di intelligenza straordinaria. Crescendo acquista una cultura vastissima, ma il fatto di essere un bastardo gli impedisce l’ingresso all’Università. Si dedica così alla commedia, con un grandissimo successo. Fo lo giudica all’altezza dei più grandi commediografi della storia: Shakespeare, Moliere, Calderon de la Barca. Le sue commedie sono violente satire contro il sistema di gestione del potere. Il periodo è quello della nascita della Commedia dell’Arte. Si recitano commedie e satire addirittura sui sagrati delle chiese.

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