FIGLIO DI DIO, di Cormac McCarthy

27 luglio 2008

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Il libro è stato pubblicato in USA nel 1973, quindi 34 anni prima di La strada. Forse Figlio di Dio non raggiunge le vette di quest’ultimo. Eppure lo stile di McCarthy lo si riconosce molto bene.
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IL MONDO DI SERGIO, di Mauro Paissan

26 luglio 2008

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Il libro racconta la storia di Sergio Piscitello, e dei suoi rapporti con i genitori e col mondo circostante per 40 anni, cioè fino al momento in cui il padre, esasperato dalle continue violenze, lo uccide.
Il pregio maggiore del libro è che gli introiti della sua vendita siano destinati alla Fondazione Handicap Dopodinoi onlus per l’avvio di un Centro polivalente per la diagnosi precoce e il trattamento dell’autismo.
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NAPOLI FERROVIA, di Ermanno Rea

26 luglio 2008

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Rea, ormai ottantenne, torna a Napoli dopo lunghi anni di assenza; anzi, dopo aver trascorso quasi tutta la vita lontano dalla sua città, nella quale ha vissuto solo dieci anni. Ma Rea sostiene che sono stati proprio i dieci anni in cui si è formata la sua personalità, che hanno creato le basi della sua cultura, in cui si sono tracciati i percorsi dei valori che lo avranno poi guidato nella vita. Tornare a Napoli per lui è rivisitare le proprie radici. E questa rivisitazione avviene in compagnia di uno strano individuo, Caracas.
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LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI, di Paolo Giordano

19 luglio 2008

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Mattia e Alice vengono paragonati a due numeri “primi gemelli”, cioè due numeri primi che nella successione numerica sono vicini, ma non si possono toccare perché separati da un numero pari.
E Mattia e Alice sono effettivamente due essere solitari. In entrambi le vicende della vita nell’età infantile hanno causato terribili traumi dai quali non si potranno più liberare.
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VITE NUOVE, di Ingo Schulze

18 luglio 2008

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Libro non facile. Si tratta di un romanzo epistolare in cui il protagonista, Enrico Türmer racconta le vicende della sua vita a tre persone: la sorella Vera, l’amico d’infanzia Johann Ziehlke e Nicoletta Hansen una donna un po’ misteriosa che nelle vicende non compare mai.
Le vicende sono di estremo interesse. Schulze, attraverso le lettere di Türmer, ci pone davanti al modo di vivere e di sentire dei tedeschi nella Ddr sotto l’oppressivo regime comunista e alla loro reazione quando nel novembre del 1989 il muro è caduto.
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