Non c’è più neppure il senso della vergogna

11 luglio 2008

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Il governo ha deciso profonde modifiche alla famosa norma blocca-processi, la norma cosiddetta salvapremier.
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Fascismo strisciante?

9 luglio 2008

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Come interpretare gli eventi che in questi giorni debordano da TV, stampa, internet e da tutti i mezzi di comunicazione?
Il sondaggio recentemente riferito da Mannheimer parla chiaro. I consensi per Berlusconi e il suo governo stanno aumentando. Viene riportata, come paradigmatica dell’opinione corrente, la frase di un intervistato: «se Berlusconi fa una politica che mi aggrada per i temi economici e quelli della sicurezza, faccia pure tutto quello che vuole per difendersi dai giudici. La cosa non mi riguarda.»
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SINCERAMENTE VOSTRO, ŠURIK, di Ljudmila Ulickaja

8 luglio 2008

Искренне ваш, Шурик. Людмила Улицкая

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Il protagonista del romanzo è Šurik, un bel ragazzo cresciuto ed educato da una famiglia di due donne: la nonna, Elisaveta, donna energica, organizzata, previdente, titolare di un buon posto discretamente redditizio, con estese e spesso ottime relazioni, capace di tenere in mano le sorti della piccola famiglia; la mamma, Vera, o Veročka, donna sensibile, dedita alla cultura e all’arte, ma pur credendosi dotata di un grande talento, soprattutto in campo teatrale, incapace della benché minima iniziativa sia nel campo famigliare che in quello della sua passione, il teatro e la musica.
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IL LIBRO DI MIO FRATELLO, di Bernardo Atxaga

1 luglio 2008

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Il titolo della traduzione italiana si discosta dal titolo originale basco (Soinujolearen semea, ossia Il figlio del fisarmonicista) nel tentativo di dare una interpretazione alla struttura, alquanto insolita, del libro.
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DIARIO DI UNO SCANDALO, di Richard Eyre, 2006

30 giugno 2008

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In una scuola media di un quartiere degradato di Londra, arriva una nuova insegnante (Sheba, interpretata da Cate Blanchett). Giovane, carina, trova difficile mantenere la disciplina in una classe di ragazzini che sull’insegnante hanno molto da dire e da scherzare. In suo aiuto giunge una insegnante (Barbara, interpretata da Judi Dench) molto più avanti negli anni. Quest’ultima ha un aspetto arcigno, che si fa rispettare; ma si rivela anche molto scettica sulle possibilità di migliorare una popolazione studentesche che considera destinata solo a lavori manuali e comunque subordinati; in questo si trova agli antipodi di un preside che crede nel proprio lavoro, sia pure con tutte le difficoltà.
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