IL SOPRAVVISSUTO, di Antonio Scurati

19 ottobre 2005

 

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Il libro si apre con una strage. Un  allievo di liceo, Vitaliano Caccia, si presenta alla seduta dell’esame di maturità, estrae una pistola e uccide sette degli otto professori della commissione. L’ottavo, Andrea Marescalchi, professore di storia e filosofia, è il sopravvissuto. Marescalchi si chiede che cosa abbia indotto Vitaliano, giovane dal bilancio scolastico fallimentare ma dotato di intelligenza, e di personalità indipendente, ad assassinare i sette professori, e a risparmiargli la vita.

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STIVALETTI, alla Scala

15 ottobre 2005

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Confesso che ero un po’ prevenuto. Avevo ascoltato attentamente più di una volta l’unica edizione in CD presente in commercio, quella della Dynamic, ripresa live della rappresentazione di Cagliari, e non mi aveva entusiasmato. Intendiamoci, non che non ci fosse della musica bella: Čajkovskij è sempre Čajkovskij. Bella introduzione orchestrale, bei cori, alcune belle arie, ma non afferravo la presenza del colpo di genio che si avverte subito nell’Onegin e nella Dama di Picche, rispettivamente scritte subito prima e subito dopo Gli stivaletti.

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I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA, di Ernesto Ferrero

10 ottobre 2005

 

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Ferrrero è stato responsabile dell’ufficio stampa della casa editrice Einaudi, e nel suo libro fa una carrellata sui personaggi che hanno diretto o hanno avuto rapporti stretti con la Casa e con l’Editore Giulio Einaudi. Nel libro vengono rievocati gli anni d’oro, in cui l’Einaudi è stata una specie di laboratorio della cultura italiana, promossa attraverso prestigiose collane editoriali.

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LA FESTA DEL RITORNO, di Carmine Abate

10 settembre 2005

 

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Lo scrittore è nato a Carfizzi, una comunità arbëreshe, cioè italo-albanese. E il libro è ambientato in una di queste comunità. L’emigrazione in Italia degli Albanesi avvenne in gran parte nella seconda metà del XIV secolo, ma anche successivamente, per lo più per arruolarsi come soldati di ventura presso qualche signorotto, oppure per sfuggire ai Turchi che stavano invadendo la loro terra, o per trovare lavoro come contadini. Le loro discendenze fondarono piccole comunità che si insediarono in diversi paesi principalmente della Calabria, ma anche della Sicilia, delle Puglie e della Basilicata. Nei secoli queste comunità hanno mantenuto molti dei costumi originari, e soprattutto la lingua.

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LA DONNA CHE VISSE PER UN SOGNO, di Maria Rosa Cutrufelli

10 settembre 2005

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E’ la storia romanzata degli ultimi quattro mesi (dal luglio al novembre del 1793) di Marie Olympe de Gouges, una delle poche donne che esercitò parte attiva nella Rivoluzione Francese. Ella si è fatta un nome nelle vicende della rivoluzione e poi nella storia per aver scritto la Carta dei diritti delle donne. Legata al gruppo dei Girondini, il 3 novembre 1973 viene ghigliottinata dopo un processo, accusata di attivita’ contro la sovranità del popolo, per avere pubblicato e fatto affiggere un manifesto con il quale si proponeva che i cittadini, mediante voto, decidessero sulla forma di governo da dare ai Francesi: Monarchica, Repubblicana o Federale.

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