QUADRI

 
 
 

Nasce a Fossombrone (Pesaro) il 25 maggio 1887 e muore a Monza il 19 novembre 1955.

Dopo un primo periodo trascorso a Parigi, allo scoppio della Prima guerra mondiale rientra in Italia, si allea con le diverse forme di interventismo, compresi i futuristi e si arruola nel battaglione ciclisti lombardo.

Alla fine della guerra continua la sua opera di pittore, esponendo in vari Paesi. Negli anni Venti, dopo essere stato invitato alla Biennale di Venezia, prende rapporto con la cerchia di intellettuali e pittori attorno a Margherita Sarfatti e si avvicina allo stile classicista.

Nel 1922, con Mario Sironi, Achille Funi, Leonardo Dudreville, Gian Emilio Malerba, Pietro Marussig, Ubaldo Oppi, dà vita al cosiddetto gruppo del "Novecento". È lui, anzi, a battezzarlo con questo nome.

Alla Biennale di Venezia del 1924 lo troviamo nella sala n. 22 assieme agli altri pittori del gruppo (ad eccezione di Oppi). Espone tre quadri: I pittori, La terra e La scuola. La riproduzione de I pittori sono riuscito a ricuperarla e l’ho inserita. Le riproduzioni degli altri due quadri mi sono risultate irreperibili.

Nel 1925 gradualmente si allontana per assumere uno stile personale e dedicarsi in grande misura alla scrittura di saggi e di articoli giornalistici.

ANSELMO BUCCI