POESIA

POESIA
Guardatela. Unica nel campo,
Solitaria ragazza dell’altopiano,
Che miete e fra sé canta!
Fermatevi, o passate oltre in silenzio!
Sola essa taglia e lega il grano
Mentre canta una malinconica canzone.
Udite, la valle immensa
Trabocca del suo canto.
Nessun usignolo mai cantò
Più gradevoli note e spossate compagnie
Di viandanti in qualche oasi ombrosa
Nei deserti dell’Arabia;
Mai si udì il cuculo
Rompere a primavera i silenzi marini
Con voce così seducente
Nelle remote Ebridi.
Chi mai mi dirà di cosa essa canta?
Forse le dolenti note scorrono
Per cose antiche, tragiche e lontane,
Per battaglie d’epoche remote,
O forse era un lamento più umile,
Per faccende familiari, cose d’ogni giorno,
Forse è un dolore normale, una perdita, un dispiacere
Che è stato e potrà ricapitare.
Qualsiasi il tema, la vergine cantava
Come se il suo canto non dovesse mai finire:
La vedevo cantare durante il lavoro
E mentre si piegava sulla falce.
Ascoltavo senza muovermi o parlare,
E salendo la collina
Portai nel cuore quella musica
Ben oltre il momento che più non la sentii.
William Wordsworth (Da Poems in Two Volumes, 1807)
LA MIETITRICE SOLITARIA
di William Wordsworth
William Wordsworth, venerdì 30 novembre 2018